Con l’arrivo dell’estate, si avvicina il momento del pagamento della quattordicesima mensilità per molti lavoratori dipendenti, ma non per tutti.
A differenza della tredicesima, la quattordicesima è prevista solo per alcuni lavoratori, specificamente quelli impiegati nei settori in cui è espressamente stabilita dal contratto collettivo di riferimento. Ad esempio, i dipendenti pubblici non hanno diritto alla quattordicesima, mentre spetta ai lavoratori del settore commerciale e a coloro che lavorano nella ristorazione.
Per il resto, non ci sono molte differenze rispetto alla tredicesima mensilità. In entrambi i casi, si tratta di pagamenti ritardati che vengono accumulati nel periodo in cui il lavoratore svolge la propria attività, ma che vengono erogati in un secondo momento come un’unica somma. Il calcolo della quattordicesima segue le stesse regole della tredicesima, ma fa riferimento a due periodi differenti.
Chi riceve la quattordicesima
Di solito, la quattordicesima mensilità è comunemente chiamata “gratifica feriale”, mentre la tredicesima è nota come “gratifica natalizia”. Tuttavia, non sono esattamente la stessa cosa. Come abbiamo visto in precedenza, la quattordicesima è un salario aggiuntivo simile alla tredicesima, ma a differenza di quest’ultima, non è garantita a tutti i lavoratori.
È importante sottolineare che in Italia esistono attualmente 985 diversi contratti collettivi. Pertanto, risulta molto complesso fornire una risposta specifica per ciascuno di essi. Tuttavia, possiamo esaminare cosa prevedono alcuni dei contratti più importanti.
Ad esempio, possiamo confermare che la quattordicesima mensilità spetta ai lavoratori con i seguenti contratti collettivi:
- Contratto collettivo nazionale del terziario, commercio e turismo;
- Contratto collettivo nazionale dell’industria alimentare;
- Contratto collettivo nazionale dell’industria chimica;
- Contratto collettivo nazionale delle pulizie e dei multiservizi;
- Contratto collettivo nazionale dell’autotrasporto e della logistica.
Tuttavia questa lista non è esaustiva e esistono altri contratti collettivi che possono prevedere la quattordicesima, ad esempio il Contratto collettivo nazionale del lavoro per operai agricoli e florovivaisti, nonché per i lavoratori assunti con contratto nelle farmacie private, i dipendenti di Poste Italiane e gli addetti alla vigilanza privata e ai servizi fiduciari. Altri contratti che prevedono la quattordicesima sono il Contratto collettivo nazionale della mobilità (nell’area contrattuale delle attività ferroviarie) e il Contratto edile, sebbene quest’ultimo si applichi solo agli impiegati.
Tuttavia, i lavoratori domestici come colf e badanti, i metalmeccanici, i bancari e i lavoratori del settore tessile non hanno diritto alla quattordicesima. È importante notare, tuttavia, che in settori in cui non è prevista la quattordicesima, spesso vengono offerti benefici sotto forma di beni di produzione in sostituzione.
Per determinare se si ha diritto alla quattordicesima mensilità, è importante identificare il proprio contratto collettivo di riferimento. Tuttavia, la quattordicesima può essere corrisposta anche se non è espressamente prevista nel Contratto collettivo nazionale del lavoro (Ccnl), a condizione che esista un accordo tra il datore di lavoro e il dipendente basato sul contratto individuale.
Al contrario, se la quattordicesima è prevista nel contratto collettivo di categoria, il datore di lavoro è obbligato a corrisponderla, anche se esiste un accordo scritto con il lavoratore che potrebbe tentare di negare tale diritto.
Come si calcola la quattordicesima mensilità
La quattordicesima mensilità è un salario aggiuntivo che viene pagato ai lavoratori dipendenti del settore privato durante i mesi estivi. Come abbiamo visto in precedenza, si tratta di una mensilità differita, in cui il lavoratore accumula una parte di essa ogni mese dell’anno, per poi riceverla in un’unica soluzione nella busta paga di giugno o luglio (a seconda di quanto stabilito nel contratto).
In media, la quattordicesima corrisponde a 1/12 del salario lordo annuale, ma solo per coloro che hanno lavorato per tutti i 12 mesi del periodo di riferimento, ma diminuisce proporzionalmente al numero di mesi non lavorati. Nel dettaglio, il periodo di riferimento considerato va dal 1° luglio dell’anno precedente al 30 giugno dell’anno corrente. Durante questo periodo si valuta la durata effettiva del lavoro del dipendente. Sia la quattordicesima che la tredicesima mensilità vengono accumulate solo se il dipendente ha lavorato per almeno 15 giorni.
Per riassumere, la formula per calcolare la quattordicesima è la seguente:
(retribuzione lorda mensile * n. mesi lavorati)/12
Come viene tassata la quattordicesima?
La quattordicesima mensilità è soggetta a tassazione e l’importo ricevuto in busta paga sarà al netto delle relative imposte. Come lo stipendio mensile, anche la quattordicesima è soggetta a contributi e all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef).
A differenza dello stipendio mensile, non si applicano le detrazioni previste per il reddito da lavoro dipendente né quelle riconosciute per il coniuge e i familiari a carico, come avviene per la tredicesima. L’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) pagata sulla quattordicesima mensilità non beneficia di alcuno sconto o agevolazione. Di conseguenza, a parità di importo lordo, si osserva una differenza tra lo stipendio netto mensile e l’importo netto della quattordicesima.
Tuttavia, è importante sottolineare che alla fine dell’anno o al termine del rapporto di lavoro, verrà effettuato un conguaglio sulle somme corrisposte, nel quale saranno considerate anche le detrazioni fiscali applicabili. Questo significa che il dipendente potrà recuperare l’eventuale eccesso di Irpef pagata sulla quattordicesima mensilità, consentendo un adeguamento delle imposte pagate in base alle detrazioni spettanti.
Poiché la quattordicesima mensilità rientra nel reddito complessivo del lavoratore, essa avrà un impatto anche ai fini del calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE). Di conseguenza, l’importo percepito nella quattordicesima nel 2023 sarà preso in considerazione solo nel calcolo dell’ISEE relativo al 2025.
L’inclusione della quattordicesima nel reddito dichiarato potrebbe influire sull’elenco dei redditi dichiarati nel calcolo dell’ISEE e, di conseguenza, potrebbe avere un impatto sulle prestazioni future che dipendono dall’ISEE. Ad esempio, potrebbe influire sull’erogazione di emolumenti come il reddito di cittadinanza e l’assegno unico, i quali prendono in considerazione il reddito complessivo del nucleo familiare.
Come già menzionato, la data precisa di pagamento della quattordicesima mensilità dipende dalle disposizioni stabilite nel Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) relativo alla categoria di appartenenza del lavoratore.
È importante sottolineare che il datore di lavoro è obbligato a corrispondere la quattordicesima mensilità, e in caso contrario il dipendente gode delle stesse forme di tutela previste per i casi di mancato pagamento dello stipendio.